Presto tutte le prescrizioni farmaceutiche prodotte da medici di medicina generale e pediatri nel territorio dell’Ulss 20 di Verona saranno digitali grazie all’avvio del percorso di dematerializzazione della ricetta rossa. Una iniziativa che per i 467.024 assistiti dell’ULSS 20 implica maggiore sicurezza, tempi più rapidi nell’erogazione dei servizi e contenimento della spesa sanitaria è stata presentata il 12 febbraio a Verona, per i veronesi, come per tutti gli altri veneti, tutto ciò significa meno disagi, più velocità ed efficienza: per le aziende minore spesa e ottimizzazione della stessa.
Nella prima fase il processo di dematerializzazione della ricetta cartacea riguarda la prescrizione farmaceutica. I 305 medici di medicina generale, i 59 pediatri di libera scelta e le 121 farmacie che operano nel territorio stanno aggiornando i loro software per metterli in collegamento con Regione, Ministero dell’Economia e Azienda ULSS 20. In questi giorni la stessa ULSS sta coordinando l’attività di formazione rivolta sia ai medici che ai farmacisti allo scopo di facilitare il percorso di introduzione del nuovo servizio. Il processo di produzione ed erogazione delle ricette diventa digitale grazie ad un collegamento telematico tra medici, azienda sociosanitaria, farmacie, Regione e Ministero dell’Economia che, oltre ad adempiere alle norme nazionali in materia, offre l’occasione di migliorare il servizio direttamente al cittadino. Per il cittadino, per il momento, non cambia nulla dato che è stato deciso di seguire un percorso di tutela della cittadinanza, assicurando che non vi siano disservizi. In questa fase iniziale, la persona che si reca dal suo medico continuerà a ricevere la ricetta rossa con stampato un codice identificativo che ne rappresenta l’identità digitale. Il processo di digitalizzazione sarà chiuso quando la ricetta rossa scomparirà per lasciare spazio ad un promemoria che potrà essere stampato su carta bianca oppure essere memorizzato dal cittadino, ad esempio, sul proprio smartphone. Successivamente la dematerializzazione sarà estesa alle prescrizioni specialistiche erogate dai medici. Per dare un’idea della complessità dell’iniziativa, va considerato che ogni anno in Veneto vengono prodotte circa 60 milioni di prescrizioni, delle quali 40 milioni di farmaceutiche e 20 milioni di specialistiche. Gli operatori coinvolti sono numerosi: circa 3.900 in totale i medici di medicina generale (3.320) e pediatri di libera scelta (580) oltre a 1.330 farmacie in tutto il territorio regionale.